Denuncia del comunicato dello stato spagnolo

20 maggio 2018

Ieri lo stato spagnolo ha emesso un comunicato nel quale manifestava l’intenzione di non pubblicare nell’omologo della nostra Gazzetta Ufficiale, cioè il diario oficial della Generalitat de Catalunya (DOGC) il decreto di nomina dei ministri che formano parte del governo della Generalitat e di studiarne la fattibilità, nonostante tutti i ministri conservino intatti i propri pieni diritti politici.

Lo stato spagnolo mantiene così l’applicazione dell’articolo 155 della costituzione, che doveva venire ritirato una volta costituito il governo in Catalogna, con una totale ed assoluta mancanza di fondamento giuridico.

Per questo motivo varie associazioni di giuristi hanno emesso ieri il seguente comunicato:

“DENUNICA DEL COMUNICATO DELLO STATO SPAGNOLO”

Il governo dello stato spagnolo ha appena emesso un comunicato in cui valuta la fattibilità del governo catalano annunciato dal presidente Quim Torra; agendo così, avvisa che si considera l’unico organo competente per autorizzare la pubblicazione del decreto di approvazione.

Riguardo il suddetto comunicato, gli enti in calce vogliamo denunciare che:

  • questo comunicato contravviene l’articolo 152 della costituzione stessa che attribuisce al presidente della Generalitat la direzione del consiglio del governo, la sua più alta rappresentatività, compresa l’ordinaria dello stato in territorio catalano.
  • l’articolo 17 della legge 13/2008 della presidenza della Generalitat e del governo fissa come spetti al presidente o alla presidentessa della Generalitat , in base al proprio stato personale, la rappresentatività della Generalitat, ed è, nell’ambito delle proprie funzioni, che corrisponde nominare l’attribuzione o separazione dei membri del governo.
  • la pubblicazione nel DOGC delle nomine è un atto dovuto e regolato; non farlo infrange l’articolo 7 della legge 2/2007 del DOGC stesso. La nomina effettuata dal presidente deve intendersi come un atto valido, e nessuna autorità della Generalitat, nemmeno quelle precettate, possono opporsi alla sua pubblicazione ufficiale senza incorrere in responsabilità disciplinari, politiche e penali.
  • la continua ingerenza dello stato centrale nel funzionamento delle istituzioni catalane implica, al di là dell’anomalia che presuppone l’indebita applicazione dell’articolo 155 della costituzione spagnola, un’intollerabile mancanza di rispetto nei confronti della volontà democratica espressa nelle urne così come una violazione flagrante dei diritti fondamentali dei cittadini e cittadine della Catalogna