L’Assemblea organizza una conferenza a Bolonya sul conflitto politico catalano

Dopo la visita della presidente dell’Assemblea Nazionale Catalana (ANC), Elisenda Paluzie, al parlamento francese martedì scorso, l’ANC continua il lavoro d’internazionalizzazione del processo di indipendenza della Catalogna.

Mercoledì scorso,4 luglio, l’ANC Italia ha organizzato un dibattito per parlare del coinvolgimento dell’Europa nel processo catalano e l’importanza di trobare un’uscita democratica al conflitto. Sotto il titolo “Catalogna: una questione europea e un’opportunità per la democrazia”, l’incontro si è svolto nell’ambito della rassegna “Dall’Euro all’Europa federale”, in collaborazione con “Amics de Catalunya a Itàlia” e “Foreign Friends of Catalonia”.

L’incontro, nella città universitaria, si è aperto con una presentazione sulla politica e attualità catalane a cura del coordinatore della Commissione di Incidenza internazionale dell’ANC, Jaume Bardolet; in seguito si è emesso un video inviato dal legittimo presidente della Repubblica catalana MHP Carles Puigdemont. Finalmente si è proiettato il documentario, con sottotitoli in italiano, sul referendum di autodeterminazione del 1 di ottobre.

La visione del documentario ha aperto il dibattito, con esperti, accademici e scrittori, sul referendum e la repressione derivata, e anche sulla storia ed il futuro del conflitto catalano, che, secondo ANC Italia, si vuole analizzare non come un problema ma come una opportunità per la democrazia ed il futuro dell’Europa.

Al dibattito hanno partecipato Elena Marisol Brandolini, corrispondente a Barcellona de “Il Fatto Quotidiano” e che ha presentato il suo libro “Piolín imbavagliato. Cronaca dell’autunno catalano ‘(Cannon Piolín, Chronic Catalan Autumne); Bobo Craxi, ex segretario agli affari esteri e scrittore di “Lettere da Barcellona”; Francesco Olivo, giornalista de “La Stampa”; Patrizio Rigobon, professore di lingua e letteratura catalana all’Università Cà Foscari. Il dibattito è stato moderato da Lluís Cabases, giornalista.

Condanna assoluta della violenza

Patrizio Rigobon ha sottolineato il carattere pacifico e civico del movimento independentista catalano: “Le nazioni si costruiscono sul sangue, sulle lotte, dicono tutti.” Rigobon ha detto di aver visto un popolo “educato alla non violenza, al civismo, a resistere a questa tradizione di nazionalismo violento”.

Tutti gli oratori hanno condannato la violenza esercitata dallo stato il 1 ottobre. Hanno anche espresso all’unanimità la loro indignazione di fronte all’incapacità del governo dello Stato spagnolo di risolvere politicamente un problema politico.

La comunità catalana ha anche reso omaggio alle vittime dell’attentato terroristico di Bologna del 2 agosto 1980 e ha lasciato un messaggio in difesa della cultura della pace.